In periodi come quello attuale di difficoltà economica e finanziaria anche le PMI italiane sono chiamate ad affrontare la predisposizione di budget di cassa a breve/medio periodo al fine di poter delineare gli scenari previsionali connessi a potenziali crisi di liquidità. Infatti, nella cultura aziendale, soprattutto di PMI, si guarda nella maggior parte dei casi ai risultati contraddistinti dal bilancio d’esercizio tralasciando gli effetti in termini di gestione finanziaria. Il bilancio d’esercizio, nello specifico il Conto economico, tiene infatti in considerazione, secondo il principio della competenza economica, i ricavi e i costi di un determinato periodo tralasciando i connessi effetti finanziari. Per analizzare anche l’impatto finanziario occorre procedere con la predisposizione del rendiconto finanziario che, come noto, risulta obbligatorio esclusivamente per quelle società obbligate alla predisposizione del bilancio in forma ordinaria. Nella maggior parte delle PMI l’analisi degli aspetti finanziari risulta essere approssimativa e orientata principalmente ed esclusivamente al fabbisogno finanziario derivante dalla richiesta di supporto da parte degli istituti di credito (anticipi fatture, aperture di credito, finanziamenti chirografari, ecc). Anche lo stesso rendiconto finanziario non permette, nella maggior parte dei casi, di prevenire potenziali crisi di liquidità poiché viene costruito su di un orizzonte temporale di tipo annuale e caratterizzato esclusivamente da dati storici di bilancio. In contesti come quello attuale di crisi economica generalizzata, risulta necessario procedere con l’analisi, in ottica previsionale, dei flussi di cassa attesi per un orizzonte temporale di almeno 6/9 mesi. Dalla realizzazione di un budget di cassa, si possono trarre alcuni tra i seguenti benefici: - prevedere con largo anticipo quelle mensilità in cui si avrà un impegno finanziario più importante; - prevedere con largo anticipo le azioni da implementare al fine di limitare i periodi con impegno finanziario più importante (rateizzazioni nei pagamenti di imposte e tasse, posticipo nel pagamento di fornitori, ecc); - prevedere con largo anticipo l’eventuale necessità di richiedere forme di aiuto esterne quali interventi degli istituti bancari o dei soci; - verificare che la disponibilità finanziaria sia sempre in linea con gli affidamenti a disposizione dell’impresa (al fine di evitare sconfini nelle esposizioni con gli istituti di credito). Come in precedenza evidenziato, l’analisi del flusso di cassa previsionale può essere implementato anche dalle PMI che non abbiano una organizzazione amministrativo-contabile interna. Il processo di formazione del budget di cassa deve coinvolgere necessariamente tutte le figure aziendali, oltre ovviamente al management, che sono direttamente coinvolte nella gestione degli aspetti finanziari dell’impresa. Inoltre, anche nei rapporti con gli istituti di credito, l’avere a disposizione un budget di cassa aggiornato e sempre in linea con gli obiettivi aziendali, può permettere un miglior dialogo con gli istituti di credito soprattutto in tempi come quelli attuali di necessaria iniezione di liquidità. Lo studio ha strutturato un percorso di consulenza specifico per tutte le micro e PMI che vogliono affrontare una oculata gestione della liquidità aziendale al fine di avere una visione della liquidità che vada oltre il singolo giorno o il singolo mese. Infatti, possiamo collaborare nella stesura di un piano di liquidità con orizzonte di almeno 6/9 mesi al fine di evitare di trovarsi impreparati alla gestione di potenziali difficoltà finanziarie. Siamo disponibili ad un primo colloquio iniziale senza impegno e senza la corresponsione di alcuna forma di pagamento al fine di valutare insieme il percorso da poter intraprendere. |